Adigrat (ADG)

A circa 1.000 km a nord di Addis Abeba, nella Regione del Tigrè, si trova Adigrat, ultima importante città prima del confine con l’Eritrea. Circondata da una catena montuosa, Adigrat si trova sulla principale rotta commerciale verso il Mar Rosso, una posizione considerata strategicamente importante.

In base all’ultimo censimento (2007) Adigrat ha una popolazione di 57.588 abitanti. Appartiene alla zona amministrativa del Tigrè occidentale (precedentemente Misraqawi occidentale) e, dopo la separazione dal distretto di Ganta Afeshum, costituisce un distretto a statuto speciale.

Amministrativamente l’Etiopia è uno stato federale suddiviso in dieci stati regionali (o regioni) e due città autonome, Addis Abeba e Dire Daua. Gli stati regionali, politicamente autonomi, sono a loro volta divisi in zone, le zone in distretti (woreda) e i distretti in quartieri (kebele). Le regioni, costituite su base etnica e linguistica, variano enormemente per area e popolazione. La regione Sidama è stata istituita il 18 giugno 2020 a seguito di un referendum a favore di una maggiore autonomia, tenutosi nell’ex zona Sidama, allora appartenente alla regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud.

Il villaggio1 di Adigrat, più precisamente, la regione del Tigré per la quale sono disponibili i dati dell’ultimo censimento nazionale (2007), rispecchia la pluralità etnico-confessionale caratteristica dell’Etiopia che conta più di 80 gruppi etnici: quello numericamente più rilevante nel Tigrè è costituito dai Tigrini (oltre il 94% degli abitanti) e il tigrino è la lingua utilizzata nei luoghi di lavoro e per i documenti pubblici. Solo una percentuale ridotta della popolazione parla amarico, lingua ufficiale dell’Etiopia. Dal punto di vista confessionale la maggior parte della popolazione dichiara di praticare il cristianesimo ortodosso etiopico, il 3,02% della popolazione è cattolica e il 2,68% musulmano.

Economia

La zona di Adigrat, letteralmente "il paese dei terreni agricoli", è stata coltivata per molti decenni e notizie dei primi insediamenti risalgono al XIV secolo. Dopo la fine della guerra civile del 1991, nel Tigrè si cercò di minimizzare i problemi legati alla siccità. In passato la regione in cui si trova Adigrat era coperta da foreste e aveva un microclima che favoriva le piogge. Successivamente, durante la guerra, la vegetazione e gli alberi ad altro fusto furono rasi al suolo per impoverire la popolazione. Nella stagione delle piogge, a causa del disboscamento, l'acqua scorreva rapidamente a valle erodendo il suolo fertile dei campi che ben presto si inaridiva. Terminata la guerra le autorità governative, in accordo con le comunità locali, misero in atto un progetto per la costruzione di terrazzamenti. Gli abitanti dei villaggi terrazzarono i campi fino alle cime delle montagne alte anche 2.500 metri. L'obiettivo era evitare che le precipitazioni scorressero immediatamente a valle e fare in modo che i terreni terrazzati potessero trattenerle per la stagione agricola. Sulle terrazze più grandi furono piantati alberi, principalmente di eucalipto, l'albero dominante in Etiopia, per creare un nuovo microclima. Dopo circa cinque anni dall'inizio del progetto, quasi tutto il Tigray, un'area leggermente inferiore all'Italia, era terrazzata. Tuttavia, i risultati in termini di resa agricola furono al di sotto delle aspettative e, in epoca moderna, i cambiamenti climatici colpirono ulteriormente questa zona.

Il clima è semi-arido durante tutto l'anno e la maggior parte delle precipitazioni (da 400 ai 600 mm l'anno) è concentrata solo nella stagione delle piogge (da giugno a settembre). Il terreno arido e roccioso non si presta particolarmente all'attività agricola. La pastorizia, sebbene a livello di sussistenza, è diffusa nelle zone circostanti Adigrat.

Da segnalare la presenza dal 1997 di un’importante industria farmaceutica, l’Addis Pharmaceuticals Factory. Adigrat è inoltre sede dell’omonima università che conta oltre 14.000 studenti.

Viaggio del 3 - 10 aprile 2019

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L’adozione a distanza ad Adigrat

Periodicamente il nostro staff locale si reca al villaggio di Adigrat, identificato con la sigla ADG, per monitorare il progetto, avviato nel 2012 in collaborazione con le autorità locali, e incontrare i bambini. In questa occasione i nostri collaboratori ne constatano le condizioni, il permanere dello stato di necessità, verificano i dati e scattano una foto. L’erogazione del sostegno si concretizza successivamente con il trasferimento della quota direttamente sul conto corrente della famiglia del bambino.

1 – Il termine “villaggio” da noi utilizzato per comodità, non è sempre riconducibile a un vero e proprio centro abitato: spesso identifica una città (ad esempio, Addis Abeba, Mugi, Wolkitè), in altri casi è riferito a una zona, un quartiere o una vasta area geografica, come nel caso di Dawro Konta.